Home » Honor 400: La fotografia AI ridefinisce il medio gamma
Honor 400 e Honor 400 Pro: come l'IA trasforma la tua esperienza

Honor 400: La fotografia AI ridefinisce il medio gamma

Il mondo degli smartphone è in continua evoluzione, e negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria corsa all’innovazione, con l’Intelligenza Artificiale (AI) che si è affermata non più come un semplice “extra”, ma come il vero motore delle funzionalità più avanzate. Dai processori ottimizzati alle capacità fotografiche, l’AI sta ridefinendo il modo in cui gli utenti interagiscono con i propri dispositivi. Questa tendenza dominante nel 2025 vede l’AI trasformare la semplice cattura di immagini in una creazione di contenuti intelligenti, motorizzando l’esperienza utente in modi sempre più sofisticati.

In questo scenario dinamico, Honor si lancia con la serie 400, promettendo di portare innovazioni significative, in particolare nel campo della fotografia e dell’AI, in un segmento di mercato estremamente competitivo. L’Honor 400, con la sua fotocamera principale da 200MP e un’ampia suite di funzionalità AI, si propone come un dispositivo che non solo compete, ma cerca di stabilire nuovi standard per la fascia media, offrendo un’esperienza quasi da flagship a un prezzo più accessibile.

Questo posizionamento indica una chiara strategia di Honor: capitalizzare sul crescente interesse per l’AI negli smartphone, spingendo funzionalità che prima erano esclusive dei top di gamma verso un pubblico più ampio, democratizzando così le tecnologie avanzate e cercando di guadagnare quote di mercato nel segmento medio-alto. L’analisi che segue approfondirà se l’Honor 400 riesce a mantenere queste ambiziose promesse.

Honor 400: Caratteristiche principali a colpo d’occhio

Per offrire una panoramica immediata delle capacità dell’Honor 400 e del suo fratello maggiore, l’Honor 400 Pro, la seguente tabella comparativa verticale evidenzia le differenze chiave e le specifiche più importanti. Questa comparazione è fondamentale per comprendere rapidamente le distinzioni tra i due modelli e per posizionare il modello base nel suo contesto di mercato.

CaratteristicaHonor 400Honor 400 Pro
Display6.55″ AMOLED piatto, 1264 x 2736px, 120Hz, 5000 nits (picco), 3840Hz PWM Dimming6.7″ AMOLED quad-curvo, 1280 x 2800px, 120Hz, 5000 nits (picco), 3840Hz PWM Dimming
ProcessoreQualcomm Snapdragon 7 Gen 3Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
RAM/Archiviazione8GB RAM, 256GB/512GB12GB RAM, 256GB/512GB
Fotocamera Principale200MP (1/1.4″, f/1.9, OIS)200MP (1/1.4″, f/1.9, OIS)
Fotocamera TeleobiettivoAssente (zoom digitale 30x via main sensor)50MP (1/2″ Sony IMX856, f/2.0, OIS, 3x ottico)
Fotocamera Ultra-grandangolare12MP (f/2.2, 112°, macro)12MP (f/2.2, 112°, macro)
Fotocamera Frontale50MP (f/2.0)50MP (f/2.0)
Batteria5300mAh Si/C5300mAh Si/C
Ricarica Cablata66W SuperCharge100W SuperCharge
Ricarica WirelessNo50W
Certificazione IPIP65 (resistenza schizzi/polvere)IP68/IP69 (resistenza acqua/polvere)
Sistema OperativoMagicOS 9.0 (Android 15), 6 anni aggiornamenti OS/sicurezzaMagicOS 9.0 (Android 15), 6 anni aggiornamenti OS/sicurezza
Prezzo di lancio (EU)Da €449.90 (8/256GB), €499.90 (8/512GB)Da €799.90 (12/512GB)

L’analisi di queste specifiche rivela una chiara strategia di differenziazione da parte di Honor. L’Honor 400 Pro si posiziona come un “quasi-flagship” con il potente chip Snapdragon 8 Gen 3 e una fotocamera teleobiettivo dedicata, offrendo un’esperienza più completa per gli utenti che cercano prestazioni di punta e versatilità fotografica.

Il modello vanilla Honor 400, pur mantenendo l’impressionante fotocamera principale da 200MP e le funzionalità AI avanzate, utilizza un chipset di fascia media (Snapdragon 7 Gen 3) e rinuncia al teleobiettivo e alla ricarica wireless, oltre ad avere una resistenza IP inferiore.

Questa è una mossa strategica di Honor per coprire due fasce di prezzo con un’identità di design e alcune feature chiave condivise, come la fotocamera principale e l’AI, rendendo il modello base un’opzione altamente competitiva nel segmento medio.

Design e costruzione: Eleganza e resistenza quotidiana

L’Honor 400 si presenta con un design elegante e una cornice piatta, caratterizzato da un iconico modulo fotocamera “Multi-Angle” che ne definisce l’estetica. Con uno spessore di soli 7.3mm e un peso di 184g, è significativamente più sottile e leggero del modello Pro (8.1mm e 205g), contribuendo a una sensazione di grande maneggevolezza.

Il retro del dispositivo, con la sua texture smerigliata, non solo aggiunge un tocco di eleganza ma resiste efficacemente alle impronte digitali, mantenendo il telefono pulito e ordinato. Il dispositivo è disponibile in diverse colorazioni, tra cui Midnight Black, Meteor Silver, Desert Gold e Tidal Blue, offrendo opzioni per vari gusti.

Per quanto riguarda la resistenza, l’Honor 400 è dotato di certificazione IP65, il che significa che è resistente alla polvere e agli schizzi d’acqua a bassa pressione. Questo lo rende adatto all’uso quotidiano in diverse condizioni, ma è importante notare che non è progettato per essere immerso completamente in acqua.

Il modello Honor 400 Pro, d’altra parte, vanta una certificazione IP68/IP69, offrendo un livello di protezione da polvere e acqua tipico dei dispositivi di fascia alta. Questa differenza nel grado di protezione riflette un compromesso strategico nel design dell’Honor 400: la scelta di un profilo più sottile e leggero, anche con l’utilizzo di policarbonato per il retro, ha probabilmente influenzato la certificazione IP inferiore.

Questa decisione privilegia la portabilità e il comfort nell’uso quotidiano, sacrificando la massima durabilità per l’immersione, una scelta che si adatta a un pubblico più ampio che cerca un equilibrio tra estetica e funzionalità.

L’esperienza d’uso dell’Honor 400 è generalmente positiva in termini di ergonomia. Viene descritto come “facile da tenere, impossibile da posare” grazie al suo profilo sottile e leggero che si adatta naturalmente alla mano.

La sua dimensione più contenuta, con un display da 6.55 pollici, contribuisce a una “ottima sensazione in mano” rispetto a dispositivi più grandi nella stessa categoria. Tuttavia, sono state riscontrate alcune criticità: i pulsanti laterali e il sensore di impronte digitali sotto il display sono posizionati un po’ troppo in basso, rendendo scomodo lo sblocco e l’uso con una sola mano. Questo richiede un periodo di adattamento per gli utenti.

Correlato:  Un robot come barista: sono stato al Self, il bar AI dell'aeroporto di Barcellona El Prat

Display: Un’esperienza visiva brillante e confortevole

L’Honor 400 è equipaggiato con un display AMOLED piatto da 6.55 pollici, che offre una risoluzione di 1264 x 2736 pixel e una frequenza di aggiornamento fluida di 120Hz. Con una densità di pixel di circa 460 PPI, le immagini e i testi appaiono nitidi e definiti.

Un punto di forza notevole è la luminosità di picco HDR, che raggiunge l’impressionante valore di 5000 nits, garantendo un’eccellente visibilità anche sotto la luce diretta del sole, un aspetto cruciale per l’usabilità all’aperto.

Honor si distingue per il suo impegno nella protezione degli occhi, integrando tecnologie avanzate per migliorare il comfort visivo. Il display utilizza la tecnologia PWM Dimming ad altissima frequenza di 3840Hz, che riduce significativamente l’affaticamento visivo e protegge gli occhi, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione.

Questa frequenza è certificata come “risk-free” secondo lo standard IEEE Std 1789-2015, posizionando Honor all’avanguardia in questo settore. Il dispositivo include anche funzionalità come AI Defocus Eyecare, protezione hardware dalla luce blu, Dynamic Dimming Display (che riduce l’affaticamento del 18%), Circadian Night Display (che aumenta la melatonina del 20% per migliorare il sonno) e una modalità Ultra Dark che può abbassare la luminosità fino a 1.5 nits, ideale per l’uso notturno. È presente anche una modalità e-book dedicata che trasforma lo schermo in monocromatico, rendendo la lettura prolungata più confortevole.

Questa forte enfasi sulle tecnologie di protezione degli occhi non è solo una caratteristica tecnica, ma una chiara strategia per Honor per differenziarsi dalla concorrenza, in particolare da Samsung e Google, che spesso non integrano queste funzionalità avanzate nei loro dispositivi.

Questo approccio indica che Honor sta capitalizzando su una crescente consapevolezza dei consumatori riguardo alla salute digitale e al comfort visivo, trasformando una nicchia in un punto di forza di marketing.

Offrendo un display superiore in termini di cura degli occhi, Honor mira ad attrarre un segmento di utenti che trascorrono molto tempo sui propri telefoni e sono preoccupati per l’affaticamento visivo, costruendo così una proposta di valore unica nel mercato.

Fotografia AI: La rivoluzione da 200MP nel tuo taschino

L’Honor 400 si distingue per il suo comparto fotografico, incentrato su una fotocamera principale da 200MP. Questo sensore da 1/1.4 pollici, con apertura f/1.9 e stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), è lo stesso presente sul modello Pro, rappresentando un notevole punto di forza per un dispositivo di fascia media.

L’elevata risoluzione consente di catturare dettagli nitidi e scatti di alta qualità in diverse condizioni di illuminazione. Sebbene l’Honor 400 non disponga di un teleobiettivo dedicato, lo zoom digitale fino a 30x è gestito dal sensore principale da 200MP.

Le fotocamere secondarie includono un’ultra-grandangolare da 12MP con apertura f/2.2 e un ampio angolo di visione di 112°, che offre anche capacità macro per scatti ravvicinati. Per i selfie, è presente una fotocamera frontale da 50MP con apertura f/2.0, ottimizzata per i ritratti grazie all’algoritmo avanzato di Honor, che promette risultati di qualità professionale con dettagli nitidi e colori naturali.

La vera rivoluzione nell’Honor 400 risiede nelle sue estese funzionalità di fotografia basate sull’Intelligenza Artificiale:

  • AI Image-to-Video: Questa è una delle funzionalità più sorprendenti, capace di trasformare foto statiche in brevi video di 5 secondi, sfruttando il modello AI Veo 2 di Google. Sebbene l’utilità pratica possa variare, è un’esperienza “genuinamente affascinante” che ha stupito diversi recensori.
  • AI Eraser / AI Erase Passers-by: Permette di rimuovere oggetti o persone indesiderate dagli sfondi affollati con un semplice tocco, migliorando la composizione delle foto.
  • AI Remove Reflection: Elimina i riflessi dalle foto, una funzione utile per scatti attraverso vetri o superfici riflettenti.
  • AI Outpainting: Estende l’immagine oltre i suoi bordi originali, creando sfondi più ampi e immersivi.
  • Moving Photo Collage: Consente di unire fino a 9 “foto in movimento” in una storia video dinamica, con compatibilità di condivisione tra ecosistemi Android e iOS.
  • AI RAW Large Model: Migliora la chiarezza delle immagini del 50%, contribuendo a risultati più nitidi e dettagliati.
  • Night Portrait & Portrait Snap: Migliorano la qualità dei ritratti in condizioni di scarsa illuminazione e catturano il movimento con chiarezza, preservando ogni dettaglio.
  • AI Power Film Simulation: Crea effetti cinematografici intelligenti analizzando l’illuminazione e i dettagli del soggetto.

Nonostante l’assenza di un teleobiettivo dedicato nel modello base, Honor compensa con una suite AI fotografica estremamente ricca e innovativa. Questo indica una chiara strategia di Honor di puntare sull’elaborazione software e l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza fotografica, piuttosto che solo sull’hardware puro.

L’Honor 400 si affida al suo sensore da 200MP per lo zoom digitale e utilizza l’AI per migliorare la qualità generale dell’immagine e offrire funzionalità uniche.

Questo approccio posiziona l’AI come il vero valore aggiunto e un forte punto di differenziazione rispetto a concorrenti che potrebbero avere hardware più bilanciato ma meno “smart”, come il Samsung Galaxy A56. È un cambiamento di paradigma che sposta l’attenzione da “più lenti” a “elaborazione più intelligente”.

Consigli pratici per sfruttare al meglio le capacità fotografiche AI:

  • Sperimentare l’AI Image-to-Video: Anche se può sembrare una novità, provare a trasformare foto di paesaggi o momenti quotidiani in brevi clip può rivelare risultati creativi e inaspettati generati dall’AI.
  • Utilizzare AI Eraser per foto perfette: Nelle foto di gruppo o in luoghi affollati, l’AI Eraser può rimuovere elementi di disturbo, migliorando la composizione senza la necessità di software di editing complessi.
  • Sfruttare la 200MP per i dettagli: Per scatti dove il dettaglio è fondamentale, come paesaggi o architetture, si consiglia di attivare la modalità “HIGH-RES” per sfruttare appieno i 200MP del sensore principale. Questo offre maggiore flessibilità in post-produzione per ritagliare senza perdere qualità.
  • Attenzione allo zoom digitale: L’Honor 400 si affida al sensore da 200MP per lo zoom digitale (fino a 30x). Sebbene potente, la qualità diminuisce progressivamente. Per mantenere una buona nitidezza, è consigliabile rimanere entro uno zoom 10x-15x.
Correlato:  OpenAI acquisisce Chat.com: Una mossa strategica per l’IA

Prestazioni e autonomia: Il cuore tecnologico dell’Honor 400

L’Honor 400 è alimentato dal chipset Qualcomm Snapdragon 7 Gen 3, lo stesso processore utilizzato dal suo predecessore, l’Honor 300. Il dispositivo è disponibile con 8GB di RAM e opzioni di archiviazione da 256GB o 512GB, offrendo spazio sufficiente per app e file.

Nell’uso quotidiano, il telefono si comporta in modo affidabile, gestendo bene le attività di base e il multitasking, sebbene occasionalmente possano presentarsi “qualche lag”. Per il gaming, l’Honor 400 non è posizionato come un dispositivo “gamer-focused”.

Nei giochi visivamente intensivi, potrebbe essere necessario abbassare le impostazioni grafiche per ottenere framerate giocabili. Nonostante non sia il più potente nella sua categoria, un vantaggio è l’assenza di surriscaldamento e throttling significativo anche sotto stress, indicando una buona gestione termica.

L’utilizzo dello Snapdragon 7 Gen 3, un chipset già presente nel modello precedente, suggerisce una strategia di Honor per contenere i costi e posizionare chiaramente il dispositivo nella fascia media. Questa scelta comporta un compromesso sulle prestazioni pure rispetto ad alcuni concorrenti più recenti che utilizzano chip più performanti.

Tuttavia, questo è bilanciato da un’ottima gestione termica e dall’assenza di throttling, indicando un focus sull’affidabilità e l’efficienza per l’utente medio, piuttosto che sulle massime prestazioni da gaming. Questa decisione riflette la priorità di Honor di offrire un’esperienza utente bilanciata, affidabile ed economicamente vantaggiosa per l’Honor 400.

Per quanto riguarda la batteria, l’Honor 400 è equipaggiato con una robusta unità al silicio-carbonio da 5300mAh, la stessa capacità del modello Pro. Questa capacità è superiore alla media di 5000mAh, garantendo un’ottima autonomia. Il dispositivo supporta la ricarica rapida cablata da 66W, che secondo Honor può raggiungere il 44% in soli 15 minuti.

È importante notare che, a differenza del modello Pro, l’Honor 400 non supporta la ricarica wireless. La batteria da 5300mAh è sufficiente per “un’intera giornata di uso intenso con carica residua” e può offrire “due giorni di autonomia con uso moderato”.

Consigli per ottimizzare la durata della batteria:

  • Gestione delle App in Background: Controllare e limitare l’attività delle app che consumano più energia in background, soprattutto se non necessarie.
  • Luminosità Adattiva: Lasciare che il telefono gestisca automaticamente la luminosità dello schermo per ottimizzare il consumo energetico.
  • Modalità di Risparmio Energetico: Attivare la modalità di risparmio energetico quando la batteria è bassa o quando non sono richieste le massime prestazioni.
  • Aggiornamenti Software: Mantenere il sistema operativo e le app aggiornate, poiché gli aggiornamenti spesso includono ottimizzazioni per l’efficienza energetica.

MagicOS 9.0 e l’ecosistema AI integrato: Un’esperienza intelligente

L’Honor 400 viene lanciato con MagicOS 9.0, la personalizzazione di Honor basata su Android 15. Un aspetto degno di nota è l’impegno di Honor a fornire un supporto software a lungo termine: 6 anni di aggiornamenti del sistema operativo e patch di sicurezza.

Questa è una delle promesse più lunghe nel mercato Android, quasi alla pari con Google e Samsung (che offrono 7 anni), e supera la maggior parte dei concorrenti di fascia media.

L’aggiornamento ad Android 16 è già previsto entro la fine del 2025. Questa longevità del software è un vantaggio competitivo eccezionale per un telefono di fascia media, migliorando il valore a lungo termine del dispositivo per il consumatore e posizionandolo come una scelta “future-proof”.

La serie Honor 400 è profondamente integrata con l’Intelligenza Artificiale, offrendo un ecosistema smart che mira a migliorare la produttività e la creatività quotidiana. Tra le integrazioni AI spiccano Google Gemini, Circle to Search, Google Lens e Magic Portal. Google Gemini funge da assistente AI per l’apprendimento, la pianificazione, la scrittura e il brainstorming in tempo reale.

Circle to Search permette di cercare informazioni istantaneamente cerchiando elementi sullo schermo. Magic Portal è descritto come una “scorciatoia AI per tutto”, facilitando il trascinamento di testo e immagini tra app, un vero vantaggio per gli utenti più esigenti.

Oltre alle integrazioni di Google, Honor ha sviluppato una propria suite AI che include:

  • AI Translation: Per traduzioni in tempo reale durante chiamate e conversazioni.
  • AI Subtitles: Fornisce sottotitoli in tempo reale per una migliore comprensione.
  • AI Writing Tools: Un assistente personale per migliorare la scrittura.
  • AI Summary, AI Recorder, AI Minutes, AI Format: Strumenti per la produttività e l’organizzazione.
  • Deepfake Detection: Una funzionalità di sicurezza importante che può rilevare videochiamate scam basate su deepfake, aggiungendo un livello di protezione significativo.

Nonostante le sue funzionalità avanzate, MagicOS 9.0 ha ricevuto alcune critiche. Il software è descritto come “ingombrante” a causa della presenza di bloatware, con app preinstallate come Booking.com, Temu e ReelShort, oltre a app Honor duplicate.

L’interfaccia utente mostra anche una “forte inclinazione verso iOS di Apple”, con un pannello di notifiche diviso, menu Impostazioni e assenza predefinita di un cassetto app simili a iOS, che alcuni recensori trovano “noiosi”.

L’integrazione forzata di Gemini, che sostituisce l’opzione di spegnimento/riavvio tenendo premuto il pulsante di accensione, è stata segnalata come “fastidiosamente integrata” e “inescapabile”.

Queste critiche a MagicOS rivelano una sfida comune per i produttori Android: bilanciare l’innovazione con la familiarità dell’utente e la pulizia del sistema. La reazione negativa all’integrazione forzata di Gemini suggerisce che l’AI, se non implementata con attenzione alla user experience, può diventare un ostacolo anziché un vantaggio.

Correlato:  Oversonic Robotics presenta RoBee, rivoluzionerà la produzione a Torino

Questo implica che Honor, nonostante la sua ambizione AI, deve ascoltare attentamente il feedback degli utenti per affinare l’usabilità del suo software e garantire che le funzionalità AI siano percepite come utili aggiunte, non come imposizioni.

La promessa di 6 anni di aggiornamenti OS e sicurezza, tuttavia, offre ad Honor l’opportunità di affrontare queste preoccupazioni e maturare MagicOS in un’esperienza più user-friendly e meno intrusiva nel tempo.

Honor 400 vs. la concorrenza: Un confronto con Samsung Galaxy A56

L’Honor 400 è stato posizionato strategicamente per competere direttamente con dispositivi di fascia media molto popolari, tra cui il Samsung Galaxy A56. Un confronto dettagliato rivela le aree in cui Honor cerca di superare la concorrenza.

Funzionalità AI: Sebbene Samsung abbia spinto molto sull’AI di recente, l’Honor 400 si distingue per avere “molte più funzionalità AI” rispetto al Galaxy A56, risultando “molto più capace nel reparto AI”. Questo include strumenti come AI Image-to-Video, AI Eraser e AI Remove Reflection, che offrono un’esperienza più ricca e versatile.

Display: Il Galaxy A56 vanta uno schermo leggermente più grande (6.7 pollici contro i 6.55 pollici dell’Honor 400) e una luminosità di picco simile. Tuttavia, l’Honor 400 si differenzia per le sue avanzate tecnologie di protezione degli occhi, come il PWM Dimming a 3840Hz, che lo rendono superiore per il comfort visivo, specialmente in condizioni di scarsa illuminazione. Il display dell’Honor 400 è anche flat, una preferenza per molti utenti rispetto ai display curvi.

Fotocamera: Entrambi i dispositivi offrono fotocamere principali ad alta risoluzione (200MP per Honor, 108MP per Samsung), ma l’Honor 400 si basa maggiormente sull’AI per migliorare l’esperienza fotografica complessiva e per le funzionalità di zoom digitale, a differenza del Galaxy A56 che potrebbe avere un teleobiettivo dedicato in alcune varianti.

Software e aggiornamenti: Honor si impegna a offrire 6 anni di aggiornamenti software, un periodo quasi paragonabile a quello di Samsung (7 anni) e superiore a molti altri concorrenti Android di fascia media. Questo garantisce una maggiore longevità e valore nel tempo per l’Honor 400.

Design e costruzione: L’Honor 400 si presenta più sottile e leggero del Galaxy A56, offrendo una maggiore maneggevolezza. Sebbene l’Honor 400 abbia una certificazione IP65 inferiore rispetto all’IP67/68 del Galaxy A56, offre comunque una buona resistenza quotidiana a polvere e schizzi.

Prezzo: L’Honor 400 si posiziona come un’opzione più economica rispetto al Galaxy A56, offrendo un’esperienza “quasi da flagship” a un prezzo più accessibile, rendendolo una scelta competitiva per gli utenti attenti al budget ma che non vogliono rinunciare alle funzionalità avanzate, in particolare l’AI e la fotografia.

In sintesi, l’Honor 400 compete offrendo un pacchetto che privilegia le funzionalità AI avanzate, un display confortevole per gli occhi, un design più sottile e un impegno per gli aggiornamenti software a lungo termine, tutto a un prezzo competitivo. Sebbene il Galaxy A56 possa eccellere in altre aree, l’Honor 400 si ritaglia una nicchia per gli utenti che cercano un’esperienza smart e innovativa.

Conclusioni: L’Honor 400 è il re della fascia media con AI?

L’Honor 400 si presenta come un contendente formidabile nel competitivo segmento degli smartphone di fascia media, spingendo in modo significativo sull’Intelligenza Artificiale come suo principale punto di forza. Con una fotocamera principale da 200MP potenziata dall’AI, un display AMOLED con tecnologie avanzate per la protezione degli occhi e un impegno a lungo termine per gli aggiornamenti software, Honor ha creato un dispositivo che offre un valore eccezionale per il suo prezzo.

Il telefono bilancia un design elegante e leggero con una robusta autonomia della batteria, rendendolo un compagno affidabile per l’uso quotidiano. Le sue funzionalità AI, in particolare quelle legate alla fotografia e alla produttività, lo distinguono dalla concorrenza, posizionandolo come una scelta innovativa per gli utenti che desiderano un’esperienza “smart” e futuristica.

Tuttavia, il processore Snapdragon 7 Gen 3, pur essendo efficiente e ben gestito termicamente, non lo rende il dispositivo più potente per il gaming intensivo. Inoltre, MagicOS, sebbene ricco di funzionalità AI, presenta ancora del bloatware e un’interfaccia che potrebbe non piacere a tutti, con alcune integrazioni AI forzate. Questi sono aspetti che Honor dovrà affinare con i futuri aggiornamenti software.

In definitiva, l’Honor 400 è una scelta eccellente per gli utenti che cercano un rapporto qualità-prezzo elevato, funzionalità AI avanzate, un’ottima esperienza fotografica e un’attenzione alla salute visiva. Se le prestazioni da gaming estreme non sono una priorità e si è disposti ad abituarsi a MagicOS, l’Honor 400 rappresenta una delle opzioni più interessanti nella sua categoria, portando l’innovazione dell’AI a un pubblico più ampio.

Pro e contro:

Pro:

  • Ecosistema AI integrato con funzionalità avanzate (fotografia, produttività).
  • Fotocamera principale da 200MP con AI sorprendente.
  • Display AMOLED con avanzate tecnologie di protezione degli occhi (3840Hz PWM Dimming, ecc.).
  • Design sottile, leggero ed elegante.
  • Lunga durata della batteria (5300mAh) con ricarica rapida da 66W.
  • Promessa di 6 anni di aggiornamenti software.
  • Prezzo competitivo per le funzionalità offerte.

Contro:

  • Assenza di teleobiettivo dedicato (nel modello base).
  • Nessuna ricarica wireless.
  • Certificazione IP65 inferiore rispetto ad alcuni concorrenti.
  • MagicOS con bloatware e alcune integrazioni AI invasive.
  • Prestazioni di gaming non al top della categoria.
  • Posizionamento dei pulsanti laterali e sensore di impronte digitali scomodo per alcuni.

Qual è la funzionalità AI dell’Honor 400 che ti incuriosisce di più?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto