Hai mai pensato a chi c’è davvero dietro la progettazione del tuo smartphone? Molti di noi danno per scontato che il telefono che teniamo in mano sia il frutto di anni di lavoro in laboratorio del brand stampato sulla scocca. Eppure, la realtà è spesso diversa: parecchi marchi si affidano a partner esterni per progettare buona parte dei loro dispositivi, specialmente i modelli economici. Ma quali brand Android fanno più outsourcing? E perché alcuni decidono di mantenere il controllo totale sul processo di progettazione, mentre altri preferiscono delegare? Scopriamolo insieme!
Punti chiave
- Samsung e Apple puntano sul controllo completo della progettazione dei loro dispositivi, soprattutto nei modelli più costosi.
- Motorola e Xiaomi si affidano molto agli ODM per i modelli economici, per abbattere i costi di produzione.
- L’outsourcing è una strategia vincente per i brand di fascia media e bassa, che vogliono mantenere alta la competitività sul mercato budget-friendly.
Samsung e il suo approccio “in-house”
Quando si parla di outsourcing nella progettazione di smartphone, Samsung è decisamente un caso a sé. Nel primo semestre del 2024, solo due telefoni su dieci spediti da Samsung sono stati progettati da ODM (Original Design Manufacturer) esterni. Un numero interessante, certo, ma che diventa ancora più significativo se confrontato con altri giganti Android. Samsung, infatti, è il marchio Android che affida di meno il design dei suoi dispositivi a terzi.
E non è una novità dell’ultimo minuto. Samsung, infatti, sta progressivamente riducendo il ricorso agli ODM e sta investendo in proprie fabbriche, soprattutto in India. Il motivo? Probabilmente vuole mantenere un controllo totale sul processo produttivo e rafforzare la qualità percepita dei suoi prodotti, specialmente nel segmento dei modelli più costosi. Interessante, no?
L’approccio “premium” di Apple
Non sorprende che Apple non esternalizzi affatto la progettazione dei suoi iPhone. Il marchio è da sempre sinonimo di qualità, affidabilità e – diciamocelo – prestigio, quindi lasciare che qualcun altro si occupi di progettare i suoi dispositivi è fuori discussione. L’azienda di Cupertino preferisce puntare tutto sulla qualità e sul controllo completo dei dettagli, e questa strategia funziona, soprattutto considerando che la maggior parte dei suoi dispositivi si colloca nella fascia alta.
Motorola, Xiaomi e il mondo budget
Ma veniamo agli altri grandi nomi del mondo Android. Qui le cose cambiano radicalmente! Il 90% degli smartphone Motorola spediti nel primo semestre del 2024 è stato progettato esternamente. Una percentuale altissima, vero? Ma non è una scelta casuale: Motorola è un player forte nel segmento dei dispositivi economici, e l’outsourcing è un modo efficace per tagliare i costi di produzione e aumentare i margini.
Situazione simile anche per Xiaomi, un altro brand famoso per i suoi dispositivi dal rapporto qualità-prezzo imbattibile. Anche se la percentuale di outsourcing è leggermente inferiore a quella di Motorola, Xiaomi si affida agli ODM per circa otto telefoni su dieci. Chi di noi non ha mai sentito parlare di uno Xiaomi “buono, bello e… economico”? Ecco, l’outsourcing è proprio la chiave per raggiungere questa formula vincente.
OPPO e HONOR: Outsourcing bilanciato
Non tutti però adottano una strategia estrema come Motorola e Xiaomi. OPPO e HONOR, per esempio, si affidano agli ODM solo per circa quattro telefoni su dieci. Questi brand sembrano preferire un equilibrio: outsourcing per i dispositivi più economici, produzione interna per i modelli più avanzati. Una scelta che, probabilmente, punta a garantire una buona qualità nei segmenti medio e alto del mercato, senza però rinunciare alla competitività nei modelli più accessibili.
Perché i marchi scelgono di fare outsourcing?
Ma allora, ti chiederai, perché alcuni brand insistono nel fare tutto da soli mentre altri preferiscono affidarsi a un ODM? La risposta è un po’ complessa e varia in base alla strategia del brand e alla fascia di mercato. Fare outsourcing conviene quando si parla di dispositivi low-cost, perché permette di abbattere i costi di ricerca e sviluppo, di produzione e, in generale, di accorciare i tempi di progettazione. E se pensi che il mercato dei telefoni economici sia poco importante, ti sbagli: è un settore enorme, soprattutto nei mercati emergenti!
Samsung e Apple, invece, puntano più sul valore percepito e sulla fidelizzazione. Controllare ogni fase della progettazione e produzione dà loro un vantaggio in termini di qualità e differenziazione sul mercato. E alla fine, in effetti, è una questione di scelta: guadagnare di più sui volumi con il budget, oppure puntare a modelli più costosi che fidelizzano nel lungo termine.
L’importanza dell’outsourcing per i brand emergenti
Anche per marchi meno noti l’outsourcing è una risorsa fondamentale. Spesso, infatti, i piccoli brand scelgono di focalizzarsi sul marketing o sullo sviluppo software, lasciando la parte hardware in mano agli ODM, che hanno l’esperienza e le risorse per produrre in massa a costi contenuti. Così, anche una piccola azienda può lanciare il proprio dispositivo senza dover investire enormi capitali in ricerca e sviluppo.
Conclusioni: Qual è la strada giusta?
Insomma, il mondo degli smartphone è complesso e ricco di sfaccettature. Da una parte ci sono i brand come Samsung e Apple che fanno della qualità e del controllo il loro mantra, dall’altra quelli che scelgono di affidarsi a partner esterni per puntare sulla convenienza e l’accessibilità. E per chi acquista? Sapere che un dispositivo è “interno” o “esternalizzato” non sempre fa una grande differenza pratica, ma può essere un elemento interessante da considerare quando scegliamo uno smartphone.