Home » Quanto consuma uno Shelly: conosci i tuoi consumi
Quanto consuma uno Shelly: conosci i tuoi consumi

Quanto consuma uno Shelly: conosci i tuoi consumi

Hai mai pensato a quanto consuma uno Shelly? Sei lì, tutto soddisfatto della tua smart home, con luci che si accendono e si spengono come per magia, termostati che rispondono al tuo “ehi Google” e persino la macchina del caffè che ti aspetta già calda. E ti chiedi: quanto mi costa tutta questa tecnologia?

Gli Shelly, per chi non lo sapesse, sono dispositivi smart che trasformano qualsiasi casa in una smart home senza dover cambiare tutto l’impianto. Comodi? Sicuramente sì! Ma, come qualsiasi dispositivo elettronico, consumano energia. E qui arriva la domanda che ci interessa: quanto consuma uno Shelly e come possiamo ottimizzare i consumi per risparmiare?

Prima di scoprire ogni dettaglio, ci sono tre cose che devi tenere a mente:

  1. Gli Shelly sono progettati per ottimizzare l’energia, ma anche loro consumano qualcosa, soprattutto quando sono in standby.
  2. Ogni modello ha un consumo diverso, quindi non tutti gli Shelly “pesano” allo stesso modo sulla bolletta.
  3. Monitorare questi consumi non solo ti aiuta a risparmiare, ma ti fa fare scelte più consapevoli per una casa più efficiente.

Adesso non perdiamo tempo: vediamo tutto quello che c’è da sapere!

Cos’è uno Shelly e perché è così popolare?

Prima di entrare nei numeri, capiamo meglio di cosa stiamo parlando. Gli Shelly sono dispositivi smart, piccoli e compatti, che si collegano al Wi-Fi di casa e ti permettono di controllare luci, prese e altri apparecchi direttamente dal tuo smartphone. Non serve nessun hub centrale (a differenza di altri ecosistemi come Zigbee o Z-Wave), il che li rende facili da installare e accessibili a chiunque.

Immagina di avere una luce in salotto che dimentichi sempre accesa. Con uno Shelly puoi spegnerla dall’app anche se sei già uscito. Oppure puoi impostare un timer per far sì che si spenga da sola a una certa ora. Lo stesso vale per le prese: collegandole a uno Shelly, puoi accenderle o spegnerle da remoto, controllando persino quanta energia consumano i dispositivi collegati.

La comodità è evidente, e questa semplicità è uno dei motivi principali per cui gli Shelly sono così popolari. Ma non dimentichiamoci che, anche se piccoli, questi dispositivi consumano energia. Quindi, analizziamo i numeri.

Correlato:  Come collegare Philips Hue a Google Home senza Bridge?

Quanto consuma uno Shelly in termini pratici?

Arriviamo alla domanda cruciale: quanto consuma uno Shelly? La risposta dipende dal modello che stai usando e da come lo utilizzi. Facciamo un po’ di chiarezza:

  • In standby: La maggior parte degli Shelly consuma tra 0,4 e 1 watt quando non è in funzione attiva, ovvero quando non sta accendendo una luce o alimentando un carico. Questo è il consumo minimo richiesto per mantenere il dispositivo connesso al Wi-Fi e pronto a ricevere comandi.
  • Durante il funzionamento: Quando lo Shelly è in funzione (ad esempio, se sta alimentando una luce o monitorando i consumi), il consumo può aumentare a circa 1,5-2 watt. Modelli come lo Shelly 3EM, progettati per monitorare i consumi di tutto l’impianto elettrico, potrebbero consumare leggermente di più.

Facciamo un esempio pratico. Se uno Shelly consuma 1 watt in standby, in un anno significa:
1 watt × 24 ore × 365 giorni = 8,76 kWh.
Se il costo dell’energia è di 0,25 €/kWh, stai spendendo circa 2,19 € all’anno per ogni Shelly solo per il consumo in standby.

Ora, considera che molti utenti installano più Shelly in casa: luci, prese, termostati… Tutti questi dispositivi sommati possono iniziare a pesare sulla bolletta, anche se il consumo di ogni singolo dispositivo è molto basso.

Perché gli Shelly consumano energia anche in standby?

Molti si chiedono: perché lo Shelly consuma energia anche quando non lo uso? La risposta sta tutta nel modulo Wi-Fi. Lo Shelly deve essere sempre connesso alla rete per ricevere i tuoi comandi e rispondere in tempo reale. Anche se non stai usando l’app o accendendo nulla, il dispositivo è “in ascolto”, pronto a reagire.

Un’altra ragione è che alcuni modelli più avanzati, come lo Shelly 1PM o il 3EM, monitorano continuamente il consumo energetico o la temperatura del dispositivo collegato. Questa raccolta di dati richiede un minimo di energia per funzionare.

Correlato:  Qual è il miglior Roomba in base al rapporto qualità-prezzo?

Pensaci come a un telefono sempre connesso a internet: anche se non stai navigando o guardando video, c’è un consumo di batteria perché il telefono è in standby, pronto a ricevere notifiche e messaggi. Lo stesso principio vale per gli Shelly.

Come ridurre il consumo degli Shelly?

E ora passiamo alla parte interessante: cosa puoi fare per ottimizzare i consumi degli Shelly? Ecco alcune strategie pratiche:

  1. Spegni i dispositivi inutilizzati.
    Se hai uno Shelly collegato a una luce o a un elettrodomestico che usi raramente, valuta di spegnere il dispositivo o disattivare l’alimentazione. Ad esempio, se hai una lampada in una stanza che usi solo occasionalmente, non serve tenerla sempre connessa.
  2. Usa timer e automazioni.
    Una delle funzioni migliori degli Shelly è la possibilità di programmare accensioni e spegnimenti. Puoi impostare, ad esempio, che tutte le luci si spengano automaticamente alle 23:00, così non devi preoccuparti di dimenticarle accese.
  3. Aggiorna il firmware.
    Gli aggiornamenti del firmware non solo migliorano le prestazioni, ma spesso ottimizzano anche il consumo energetico. Controlla regolarmente se ci sono nuovi aggiornamenti per i tuoi dispositivi.
  4. Monitora i consumi.
    Molti modelli Shelly ti permettono di monitorare l’energia consumata dai dispositivi collegati. Usa questa funzione per capire dove stai sprecando energia e agire di conseguenza.
  5. Riduci il numero di dispositivi attivi.
    Se hai una casa piena di Shelly, chiediti: servono davvero tutti? Magari puoi concentrarti sui dispositivi più utili e ridurre il numero di Shelly attivi.

Gli Shelly fanno davvero risparmiare energia?

Ed ecco una delle domande più comuni: ma alla fine, gli Shelly mi fanno risparmiare o mi costano di più? La risposta è: dipende. Se li usi in modo strategico, possono aiutarti a ridurre gli sprechi energetici.

Ad esempio, una lampadina LED da 10 watt lasciata accesa per 8 ore al giorno consuma circa 29,2 kWh all’anno. Se la spegni automaticamente con uno Shelly, risparmi quei 29,2 kWh, mentre il dispositivo consuma solo 8,76 kWh in standby. Questo significa che il risparmio netto è di 20,44 kWh all’anno, ovvero circa 5 € (considerando un costo di 0,25 €/kWh).

Correlato:  Cosa si può fare con Shelly 1? Scopri le sue funzionalità

Tuttavia, se usi uno Shelly solo per il piacere di avere una casa smart, senza ottimizzare i consumi, rischi di aumentare la bolletta. Quindi, la chiave è usarli in modo intelligente e mirato.

Conclusione: quanto consuma uno Shelly e come ottimizzarlo

Per riassumere, ecco i 5 punti chiave che devi ricordare:

  1. Gli Shelly consumano in media tra 0,4 e 2 watt, a seconda del modello e dell’uso.
  2. Il consumo in standby è dovuto al modulo Wi-Fi e alla raccolta dati.
  3. Con un uso intelligente, gli Shelly possono aiutarti a risparmiare energia.
  4. Le automazioni e le programmazioni sono il modo migliore per ottimizzare i consumi.
  5. Tieni i tuoi dispositivi aggiornati e valuta attentamente quanti Shelly installare in casa.

FAQ: le 10 domande più frequenti sugli Shelly

  1. Quanto consuma uno Shelly in standby?
    Circa 0,4-1 watt, a seconda del modello.
  2. Lo Shelly funziona senza Wi-Fi?
    No, serve una connessione Wi-Fi per controllarlo da remoto.
  3. Posso usare lo Shelly per risparmiare energia?
    Sì, se lo usi per spegnere dispositivi e luci inutilizzate.
  4. Quanti dispositivi posso controllare con uno Shelly?
    Dipende dal modello, ma solitamente uno Shelly controlla un circuito o un dispositivo alla volta.
  5. Quanto costa mantenere uno Shelly acceso tutto l’anno?
    Circa 2-3 € all’anno, considerando il consumo in standby.
  6. Lo Shelly è compatibile con Alexa o Google Home?
    Sì, la maggior parte dei modelli è compatibile.
  7. Serve un hub centrale per usare gli Shelly?
    No, funzionano direttamente con il Wi-Fi.
  8. Posso monitorare i consumi con lo Shelly?
    Sì, alcuni modelli hanno funzioni di monitoraggio energetico.
  9. Gli Shelly sono difficili da installare?
    No, ma potrebbe servire un elettricista se non hai dimestichezza con l’impianto elettrico.
  10. Esistono alternative agli Shelly?
    Sì, ma gli Shelly sono tra i più popolari per rapporto qualità-prezzo.

E ora, che aspetti? Vai a scoprire quanto consuma uno Shelly a casa tua e inizia a ottimizzare! 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto